Marco Agostini, comandante di Polizia a Venezia, ha denunciato di essere stato molestato ad un party esclusivo.
Brutto episodio ai danni del comandante generale della Polizia locale di Venezia, Marco Agostini. Il 63enne ha denunciato via social e al Gazzettino di aver subito delle molestie ad uno dei party più attesi ed esclusivi del capoluogo lagunare nella settimana della Mostra del Cinema: la festa di Giorgio Armani all’Arsenale, immediatamente dopo la sfilata “One Night Only”. L’uomo ha raccontato di aver fatto buon viso a cattivo gioco sul momento ma di essere rimasto piuttosto colpito dall’accaduto.
Comandante molestato: le parole
“Sì, mi hanno palpato il sedere alla festa di Armani. Più volte. E non volendo fare scenate, per il contesto e per rispetto della divisa che indosso, ho alzato i tacchi e me ne sono andato. Ma adesso posso dire che capisco cosa prova una donna quando viene molestata. Ho scritto il post più che altro per solidarizzare con le donne che subiscono atti del genere, adesso che l’ho provato personalmente, so cosa vuol dire”, le parole dell’uomo dopo aver condiviso (e poi cancellato) il suo pensiero sui social.
Il comandante ha spiegato: “Dovevo arrivare a quasi 63 anni per comprendere cosa prova una donna molestata quando gli palpano il sedere. Io per interrompere la cosa ho scelto di allontanarmi velocemente dall’evento a cui partecipavo sempre mantenendo il sorriso sulle labbra e di non fare una piazzata solo per rispetto della divisa che indosso, ma la tentazione è stata forte.
Al Gazzettino, ulteriori dettagli: “È stato durante il cocktail, ero con il sindaco e altri, stavamo parlando, tutt’attorno la calca era notevole quando ad un certo punto mi hanno palpato il sedere“. E sul come abbia reagito: “La prima volta ho fatto finta di niente, pensavo a un errore”. Poi “una seconda, su cui ancora ho sorvolato. E poi un’altra e un’altra. In tutto cinque”.
Un pensiero anche su chi sia stato l’autore del fatto: “La ressa era tanta, ma sono quasi sicuro di un ragazzetto, un ventenne”.
“Se ho reagito? La tentazione era forte, ma, come ho scritto, per rispetto della divisa che indosso, ho deciso di non fare piazzate. Indossavo quella che si dice divisa di gala con i gradi e le spalline”.
Sul momento nessuna parola con i presenti che erano con lui: “Se ho parlato con qualcuno? Lì per lì no, mi dispiace di essermi allontanato senza dare spiegazioni, stavo parlando con il sindaco e altre persone, ma non potevo tollerare altro e non volevo fare scenate, quindi non restava che andarsene”.
Sui social, però, ha condiviso un post e poi lo ha rimosso: “Per esprimere solidarietà alle donne, l’intento era solo questo. Adesso ho capito cosa prova una donna quando viene molestata, quando le palpano il sedere. L’ho capito solo ora e alle donne va tutta la mia solidarietà”, ha concluso Agostini.